Ambiente, le emissioni nascoste di CO2 di Internet
Nel mondo digitalizzato di oggi, ci sono poche cose che sembrano così intangibili quanto Internet. È il nostro accesso alle informazioni in modo istantaneo, alle comunicazione e al nostro intrattenimento senza fine. Ma c’è un aspetto oscuro che spesso sfugge all’attenzione: l’impatto ambientale delle nostre attività online. Dietro la nostra navigazione web quotidiana si nasconde un mondo di emissioni di CO2 equivalente1 che contribuiscono al cambiamento climatico in modi che potrebbero sorprenderti.
Le fonti di emissione di CO2
Quando pensiamo alle fonti di emissioni di CO2, spesso immaginiamo automobili, fabbriche o centrali elettriche. Tuttavia, l’industria tecnologica, compresa l’infrastruttura che supporta Internet, è diventata una delle principali fonti di emissioni di gas serra. Il crescente utilizzo di dati, video in streaming, cloud computing e dispositivi connessi ha portato a un aumento esponenziale del consumo energetico.
Qualche esempio di emissione che non sai
Sapevi che scrivere un’e-mail può inviare nell’atmosfera 17 grammi o più di anidride carbonica? O che, secondo uno studio della Purdue University, una chiamata Zoom di un’ora produce tra 150 e 1.000 grammi di anidride carbonica? Ed utilizzare solo l’audio nelle chiamate Zoom riduce le emissioni fino al 96%?
I maggiori “inquinatori” sono certamente i Data Center che richiedono enormi quantità di energia per raffreddare i server e mantenerli operativi 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Il Ruolo dei Data Center
Secondo alcune stime, l’industria dei data center consuma circa il 2% dell’energia elettrica globale, con una crescita costante dovuta alla grande richiesta di potenza di calcolo sopratutto dell’Intelligenza Artificiale. Ad oggi internet, per il Global Carbon Project, se il web fosse una nazione sarebbe la 4° più impattante al mondo per emissioni di CO2 e la 3° nazione al mondo per consumo di energia elettrica.
La Necessità di Migliorare l’Efficienza
Fortunatamente, ci sono sforzi in corso per rendere Internet più sostenibile. Le grandi aziende stanno investendo in tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico, come l’uso di energie rinnovabili per alimentare i data center e l’ottimizzazione dei protocolli di rete per ridurre il consumo di banda larga.
Prendendo ad esempio Google, il motore di ricerca punta a essere carbon free entro il 2030 e già oggi predilige nei risultati di ricerca i siti più green e veloci, in Google Maps le rotte più ecosostenibili, in Google Flights i voli che producono meno CO2.
Mix energetico italiano
Ma anche le nazioni hanno iniziato un percorso per produrre energia elettrica in modo sempre più sostenibile. L’Italia ha come obiettivo di portare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al 30% entro il 2030.
Il grafico seguente mostra come è cambiato il mix energetico in questi anni, con la possibilità di vedere anche quello di ogni altro paese del mondo.
In questo contesto tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte. Come ad esempio migliorare l’efficienza del nostro sito web.
Karma Metrix
Per aiutare le aziende in questa sfida è nato un progetto, Karma Metrix, ovvero un percorso di sostenibilità digitale che misura, migliora e comunica l’impatto ambientale di un sito web.
La misurazione avviene attraverso un innovativo algoritmo brevettato che prende in considerazione molteplici elementi “on-page” della pagina web che impattano
sull’efficienza energetica.
Per fare la nostra parte abbiamo verificato il nostro website a Karma Metrix ottenendo che ogni pagina della nostra casa digitale è ottimizzata al meglio e classificandosi come A+. Le nostre emissioni sono di 0,36g CO2, ben più basse del minimo richiesto per la certificazione e tra le più basse in assoluto dei progetti web italiani. Ma facciamo questo di lavoro quindi era auspicabile che si arrivasse all’eccellenza. Abbiamo però anche deciso di diventare partner del progetto, per aiutare la diffusione della cultura dell’energy saving in una visione prospettica, che sarà sempre più determinante, di bilancio di sostenibilità : il calcolo dell’impronta dell’anidride carbonica entra a pieno titolo sulla “Environmental, social, and corporate governance”, meglio conosciuta con l’acronimo ESG, la cui redazione del bilancio è già per molti obbligatorio da redigere ogni anno.
Per questo siamo ad aiutare le aziende a comprendere e intraprendere il percorso di sostenibilità digitale per ridurre l’impatto ambientale e, vantaggio non trascurabile, anche migliorare le performance del sito web a livello organico e quindi delle visite ricevute in modo gratuito.
1 La COâ‚‚ equivalente è una misura che esprime l’impatto sul riscaldamento globale di una certa quantità di gas serra rispetto alla stessa quantità di anidride carbonica. L’anidride carbonica (CO2) è stata scelta come gas di riferimento per misurare quanto ogni singola azione sia responsabile del surriscaldamento della Terra. Per fare un esempio: l’emissione di un kg di Metano equivale all’emissione di 25kg di CO2
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