I ruoli in un’agenzia del futuro con l’intelligenza artificiale.

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle trasformazioni più profonde e complesse che il mondo del lavoro abbia mai affrontato, suscitando non solo opportunità, ma anche legittime preoccupazioni sulla tenuta dei posti di lavoro tradizionali.

La nostra partecipazione all’Ecommerce Expo 2025 a Berlino ha confermato una tendenza ormai chiara: l’Intelligenza Artificiale è al centro delle strategie future di ogni settore. Ogni intervento ha evidenziato come l’Intelligenza Artificiale stia trasformando il mondo del lavoro e i progetti in corso, oltre a incidere pesantemente su comunicazione ed ecommerce in ogni aspetto, sottolineando l’importanza di adattarsi a un cambiamento rapido e profondo

Siamo in una fase di veloce e profonda trasformazione e le risposte che una persona prova a darsi cambiano nei mesi.

Siamo  infatti in una fase di trasformazione accelerata, dove le risposte di oggi potrebbero non essere valide domani. Il recente rilascio dell’intelligenza artificiale generativa ChatGPT 4.5, con i suoi progressi in precisione, riduzione delle “allucinazioni” e maggiore empatia, è un esempio concreto di questa evoluzione.
Per esplorare l’impatto di questi sviluppi sul nostro settore, ho dialogato direttamente con ChatGPT 4.5, un esercizio che consiglio a ogni imprenditore, di ogni settore, per comprendere le implicazioni nella propria realtà aziendale.

impatto dell'intelligenza artificiale sulla medicina, comparazione con l'uomo per qualità ed empatia delle risposte

Questo articolo, quindi, l’ho scritto discutendo della trasformazione in atto di un’agenzia di comunicazione digitale con l’intelligenza artificiale generativa ChatGPT 4.5 . E lo farò  con la versione 5, la versione 5.5 e così via. Questo articolo segue un primo articolo sul futuro del lavoro nell’epoca dell’intelligenza artificiale,  di giugno 2024, ma sarà l’inizio di una serie per comprendere l’evoluzione ed il cambiamento, di pensiero ed in atto, nel tempo.

Il motivo è presto detto: oltre a motivazioni personali (capire quali scelte fare per noi per dare il miglior servizio possibile ai nostri clienti), il settore delle agenzie di comunicazione digitale, così profondamente basato su competenze creative e tecniche, è particolarmente sensibile a queste innovazioni e quindi è anche un indicatore per tutti gli altri settori che, in tempi diversi e probabilmente più lunghi, dovranno affrontare una trasformazione simile. Esplorare realisticamente questo scenario, con empatia e trasparenza, significa accettare anche che alcuni ruoli saranno ridimensionati o addirittura potrebbero sparire e saperlo per tempo permette di trasformare un problema come un’opportunità, a patto che le persone accettino la sfida.

Come cambieranno i ruoli in agenzia a causa dell’intelligenza artificiale

I copywriter sono tra le figure più direttamente coinvolte dall’avvento dell’IA generativa come ChatGPT. Se è vero che l’intelligenza artificiale produce già oggi testi di buona qualità, è altrettanto vero che la sensibilità umana, la profondità emotiva e la capacità di entrare realmente in empatia con il lettore difficilmente potranno essere replicate pienamente dalle macchine. I copywriter non scompariranno, ma diventeranno sempre più content strategist e editor specializzati, in grado di valorizzare i contenuti generati dalle IA. Essi saranno chiamati a supervisionare e ottimizzare strategie editoriali complesse, garantendo autenticità, creatività e coerenza. Pertanto, il futuro del copywriting rimane promettente, con ottime prospettive per chi saprà integrare intelligenza artificiale e intuizione umana.

Per grafici e art director, l’intelligenza artificiale porterà a una riduzione drastica dei compiti ripetitivi e tecnici. Strumenti avanzati come Midjourney o Adobe Firefly consentiranno di generare rapidamente grafiche elaborate. Tuttavia, la capacità di pensare strategicamente, interpretare la personalità del brand e sviluppare narrazioni visive originali rimarrà un patrimonio esclusivo del talento umano. Questi professionisti evolveranno in veri e propri direttori creativi dell’IA, figure capaci di dirigere e guidare visivamente gli output delle macchine. Pertanto, il ruolo creativo resterà fondamentale, probabilmente con una maggiore valorizzazione della visione strategica e della capacità di innovare costantemente

Anche ruoli come social media manager e content manager affronteranno profonde trasformazioni. L’automazione dei contenuti renderà obsoleta gran parte del lavoro di produzione quotidiana. Pertanto, la probabilità di permanenza di questi ruoli nella loro forma attuale è circa della metà. Chi vorrà restare competitivo dovrà trasformarsi in Social AI Curator o Community Strategist, focalizzandosi sull’interpretazione avanzata dei dati, sulla curatela creativa e sulla gestione autentica della relazione con la community.

Sviluppatori frontend e backend vivranno anch’essi profonde trasformazioni grazie all’IA. La codifica di routine verrà sempre più automatizzata, ma la capacità di gestire sistemi complessi, ottimizzare prestazioni e innovare a livello architetturale rimarrà prerogativa umana. I programmatori dovranno dunque evolvere verso figure sempre più strategiche, capaci di dirigere l’IA nel creare soluzioni tecnologiche innovative. La probabilità che questi ruoli continuino ad esistere è molto alta, specialmente per chi saprà integrare creatività, strategia e competenze tecniche avanzate.

Project manager, account manager e strategic planner vedranno il proprio lavoro cambiare in modo sostanziale. Molti aspetti organizzativi saranno completamente automatizzati, riducendo significativamente il numero di posizioni necessarie. Tuttavia, chi saprà sviluppare capacità relazionali, empatiche e strategiche avanzate potrà emergere come AI Project Coordinator o Strategic AI Advisor, figure in grado di armonizzare tecnologia avanzata e visione strategica umana.

Specialisti in advertising e media account dovranno evolvere verso competenze sempre più approfondite in analisi dati, gestione strategica delle campagne, e capacità di interpretare e anticipare trend di mercato in tempo reale. L’IA non eliminerà questi ruoli, ma richiederà una maggiore capacità di coordinamento strategico tra strumenti tecnologici avanzati e sensibilità umana, specialmente nella gestione di budget e nella definizione di strategie pubblicitarie mirate e sostenibili.

Emergeranno anche ruoli completamente nuovi, come AI trainer, Prompt Engineer e AI Ethic Officer, che saranno fondamentali per garantire la qualità, l’etica e l’efficacia delle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

evoluzione dell'uomo con la tecnologia, dal computer all'intelligenza artificiale

È fondamentale che i professionisti investano nella propria formazione, sviluppando competenze difficilmente replicabili dall’intelligenza artificiale come creatività strategica, empatia, intelligenza emotiva e pensiero critico. Chi saprà adattarsi, anticipando i cambiamenti tecnologici e acquisendo competenze trasversali, non solo sopravvivrà, ma troverà nuove opportunità di crescita professionale.

Oltre al lancio della versione di ChapGPT 4.5, OpenAI ha fatto trapelare la notizia, probabilmente per capire se il mercato è pronto,  di essere pronta a vendere agenti autonomi  per sostituire lavoratori di medio alto profilo a $2.000 al mese, ingegneri del software a $10.000/mese e agenti di ricerca di livello equiparabile a personale con dottorato di ricerca a poco di più…agenti che lavorerebbero 24h e con una qualità impressionante. Il video che arriva dall’agente cinese “Manus” fa ben comprendere di cosa stiamo parlando: un agente che sta gestendo 50 task in modo completamente autonomo in modo contemporaneo di diverso tipo (nel caso specifico sono decine di profili social diversi ma potrebbero essere transazioni finanziarie o consulenze legali o registrazioni di prima nota o quant’altro).

Essere consapevoli di come si trasformerà il nostro lavoro

In conclusione, se è vero che l’intelligenza artificiale causerà inevitabilmente perdite di posti di lavoro tradizionali, è altrettanto vero che offrirà straordinarie opportunità a chi saprà coglierle. Affrontare con consapevolezza e coraggio questa evoluzione tecnologica permetterà non solo di mantenere una professione, ma di renderla più stimolante, gratificante e allineata con un futuro sempre più interconnesso.

Come già accennato, questo esercizio è un mio contributo personale per definire l’agenzia del futuro, ideale per il team e i clienti.  È un invito alla riflessione anche per altri settori, un punto di vista in continua evoluzione, aperto al confronto. Non è una verità assoluta ma un qualcosa in continuo cambiamento e su cui mi piacerebbe  confrontarmi e discutere. D’altra parte il cambiamento, ineluttabile, non lo si può arrestare, ma lo si può governare e non subire solamente.

 Contenuti Bonus

Per far comprendere meglio che questi non sono solo sogni, ma già solide realtà (per dirla come una celebre pubblicità degli anni 2000 di un’agenzia immobiliare in tv) ho inserito due contenuti bonus prodotti con l’intelligenza artificiale.

Per chi non ha voglia di “rileggerre” l’articolo, può ascoltare il podcast con i contenuti dell’articolo. Ovviamente intervistato (io) e intervistatrice sono frutto di un servizio di Intelligenza Artificiale.

Per chi invece vuole scoprire cosa l’agenzia può fare per lui, può chiederlo direttamente al nostro chatbot vocale accessibile in questa pagina. Tra le altre cose si può chiedere anche dei nuovi ruoli in agenzia nel prossimo futuro, l’agente te lo spiegherà.

Contenuto bonus: podcast con i contenuti di questo articolo

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Massimiliano BaldocchiBusiness Manager

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